Lettera di don Lorenzo Milani al sen. Enaudi
Barbiana 24.2.59
Caro Senatore, un amico mi ha portato la VI dispensa delle Prediche inutili perché leggessi quella ai seminaristi e mi convincessi che ella nello scriverla aveva fra l'altro di mira anche il mio libro. Ho infatti scritto un modesto libro di esperi enze pastorali che per un complesso di circostanze contingenti ha fatto molto più chiasso del dovuto e in cui qualche lettore superficiale (p. es. il p. Perego della Civiltà Cattolica e Mons. Olgiati) ha visto una mia pretesa di immischiarmi e pontificare anche in materie (come p. es. l'economia, la politica ecc.) di cui sono assolutamente digiuno. Io gli ho risposto che quand'anche ella avesse letto il mio libro mi pare impossibile che non si dovesse accorgere che di queste materie non parlo che scherzosamente e che in conclusione la tesi del libro non è affatto che i sacerdoti di queste cose dovessero intendersi e tanto meno pontificare, ma piuttosto uscirne del tutto e al più presto. Penso dunque che ella non volesse affatto dire di me e che in complesso, avendo l'intelligenza di accorgersi che scrivo solo per i sacerdoti e che d'ogni casa vedevo solo il lato pastorale ella non dovesse trovar gran che a ridire d'un libro come il mio. Se dunque ha 5 minuti liberi le sarò molto grato se vorrà perderli per farmi sapere chi di noi due avesse ragione.
Mi scusi e grazie suo Lorenzo Milani parroco di S. Andrea a Barbiana Vicchio Mugello
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